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Cosmogonie
mostra+action painting

3x tempera su cartone telato 50x60 - novembre 2021

1x tempera su tela 60x100 - live painting 4 dicembre 2021 @Museostorico nazionale dell'arte sanitaria

Ottobre 2021. Il blocco creativo inizia a pesarmi, non riesco quasi più a vedere i colori che erano sempre stato un momento di gioia e sollievo. Scrollando Facebook in questo stato di profondo fastidio trovo una call dell’Associazione

Fame di libri Sete di arte rivolta a giovani scrittori ed artisti romani, iniziativa che è risultata tra i vincitori del bando VitamineG finanziato dalla Regione Lazio. Leggo il tema: Cosmogonie. Non passa molto e mi trovo a comprare tre tele e a leggere teorie cosmogoniche di ogni cultura. Non penso, la mano va da sola e io mi fido della sua voglia di impregnarsi dei colori dell'universo.

Invio la candidatura e dopo pochi giorni ecco la risposta: i tre quadri sono stati selezionati per essere esposti ed in più arriva la proposta di produrre un quarto quadro dal vivo, durante il vernissage.

L’evento si è svolto nella sala Alessandrina del Museo storico Nazionale dell’Arte Sanitaria ospitato dal bellissimo complesso dell’ospedale Santo Spirito, a Roma dal 4 all'11 dicembre.

Impossibile trovare le parole per ringraziare chi si è lasciato trasportare in questo viaggio estemporaneo di 30 minuti, osservando in silenzio la mia mano sinistra tracciare sentieri su una tela bianca, partecipando alla magia del processo creativo, vagando tra le tinte e gli schizzi di colore.

Le opere selezionate

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PANI_FALSE CREDENZE.png
PANI_LA NOTTE GENERA STELLE E GENERA DUBBI.png

1.

Origine del Cosmo

Tempera su cartone telato 50 x 60 cm

La necessità umana di sancire l'inizio e la fine delle cose, di percorsi, di trovare una linearità, uno svolgimento facile da seguire e comprendere, porta l’uomo ad interrogarsi su una rassicurante nascita dell’universo. In natura, tuttavia, tutto si trasforma senza inizi e senza fine, in un continuo movimento evolutivo. Si può dire che l'universo nasce quando nasce l’uomo, che per via del suo bisogno di sentirlo meno infinito e più simile a sé, decide di risalire ad un inizio, e nell’impossibilità di farlo, di costruirselo. Nel quadro, l’embrione, rappresentato in giallo, colore del terzo chakra, sede dell’ego, si innesta ai margini di un utero spaziale e vorticoso. Non è al suo centro, ma vi cerca riparo e nutrimento. Il corpo femminile, che ricorda la Venere di Willendorf, emblema della fertilità, avvolge l’Universo con sacralità, affetto, e forza generatrice, proteggendolo e contenendolo finché potrà. E qui il paradosso: il cosmo, da madre e sacca amniotica per gli esseri viventi, diventa un prodotto dell’essere vivente stesso, che una volta nato si dimentica della dimensione prenatale e lo semplifica, limitandolo nello spazio e nel tempo.

2.

False credenze

Tempera su cartone telato 50 x 60 cm

La rabbia, l’aggressività, sono maschere spesso utilizzate per nascondere le paure. Essere nel falso, essere soli, aver sbagliato, non avere le risposte alle domande che ci tormentano. In balìa delle basse vibrazioni di queste emozioni ci attacchiamo a delle idee fisse, delle teorie, che anestetizzano dal dolore del limbo della sofferenza e ostacolano una profonda trasformazione interiore, ancorandoci a falsi idealismi e desideri di immutabilità. Nel quadro, la dimensione dirompente della rabbia, della paura, dell’invidia, la creazione violenta e carica di energia, è rappresentata dai tratti graffiati in rosso e arancione macchiati di verde. La sensazione ricercata è quella della disperazione della crisi più nera e fonda, che comprime il corpo, lo carica di tensioni, lo porta ad irrigidirsi, in una chiusura che preannuncia la deflagrazione violenta. Le mani contengono il viso con tanta foga da lasciare il segno delle unghie sula pelle, quasi a volerlo strappare via. Non c’è delicatezza, non c’è una visione chiara e nitida, solo desiderio di imporre la propria realizzazione, i propri desideri, di avere il controllo non solo di sé ma anche degli altri e delle situazioni. In questa esplosività di rabbia, l’uomo è rappresentato con un segno giallo, quasi spinto fuori dalla tela dalla potenza travolgente e cieca dell’esplosione emotiva di fronte alla reale impotenza nei confronti dell’universo.

3.

La notte genera stelle e genera dubbi

Tempera su cartone telato 50 x 60 cm

Perché siamo qui? Da dove veniamo? Chi siamo? Queste sono alcune delle domande esistenziali che l’uomo rivolge al cielo, di notte. L’oscurità dell’intimità con l’universo celeste, per assonanza, ci riconduce al buio del proprio personale universo interiore, il luogo in cui sono possibili le illuminazioni profonde. Nella notte generiamo speranze e dubbi, che si alimentano a vicenda, in un atto ricreativo e creativo continuo. Nel dipinto, l’uomo è rappresentato in arancione, il colore del secondo chakra, che simboleggia l’incontro fecondo tra la triade mente-corpo-spirito, che caratterizza la propria interiorità, e il mondo esterno, in questo caso un cielo notturno. Il giallo, l’ego, nei rimuginii notturni esplode e si spande frammentato nello spazio infinito, come un cielo stellato. Osservando il cielo l’uomo osserva parti del sé, si interroga, si specchia, si riconosce e disconosce, si scarica di responsabilità troppo ingombranti e si carica di virtù che vorrebbe possedere. 

Il dipinto è stato eseguito intingendo direttamente la mano sinistra, pur essendo destrorsa, direttamente nel colore. Le forme nascono dalle sensazioni tattili, visive, uditive, olfattive. L’immagine non è costruita, nasce spontaneamente come libera espressione gestuale in risposta agli stimoli emotivi.

Action Painting

cosmogonie extempore

testo.

Ringrazio Azzurra, dell'Associazione Fame di Libri Sete di Arte, per la pazienza nel costruire insieme la performance

Ringrazio per il materiale fotografico e video Fabrizio Amadei e Paolo Di Feo 

Ringrazio Diana Alliata per l'intervista uscita su Dinamica La Rivista.

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